La posteggia napoletana è una forma di esibizione musicale tradizionale della città di Napoli, che ha le sue radici nella musica popolare e nell’arte di strada. La posteggia nasce nel XIX secolo come evoluzione delle tradizioni musicali dei cantori e dei suonatori ambulanti, che già allora giravano per le vie di Napoli offrendo la loro arte. Uno degli aspetti principali della posteggia è l’interazione diretta con il pubblico. I musicisti si avvicinano ai tavoli, spesso scherzando e improvvisando, rendendo l’esperienza intima e calorosa. È una forma d’arte che richiede empatia e abilità nell’intrattenere le persone, per creare un’atmosfera gioiosa e conviviale. Si tratta di un tipo di performance tipica dei musicisti itineranti, che suonano e cantano per i passanti nei vicoli, nelle piazze o nei ristoranti della città. Il termine “posteggia” deriva dall’usanza dei musicisti di “posteggiarsi” (cioè fermarsi) in un punto per suonare e raccogliere offerte.
Caratteristiche della Posteggia
- Repertorio: Il repertorio della posteggia napoletana è vasto e comprende principalmente canzoni napoletane classiche e tradizionali.
- Tra i brani più eseguiti ci sono famosi pezzi come “O Sole Mio”, “Funiculì Funiculà”, “Torna a Surriento” e “’O surdato ‘nnammurato”.
- Queste canzoni riflettono la passione, il sentimento e la cultura popolare della città.
- Strumenti: Gli strumenti principali utilizzati sono la chitarra e il mandolino, talvolta accompagnati da fisarmonica o tammorra.
- Questi strumenti sono ideali per creare un’atmosfera intima e melodica, che si adatta perfettamente all’esibizione in spazi ristretti come le strade o i locali napoletani.
- La peculiare atmosfera della posteggia napoletana è spesso esaltata dai suoni di questi strumenti.
- Interazione col pubblico: La posteggia è un’esibizione informale
- Love il musicista non si limita a suonare, ma interagisce direttamente con il pubblico, cercando di coinvolgerlo.
- Spesso, i posteggiatori dedicano le canzoni ai passanti, ai clienti nei ristoranti o agli innamorati, creando un legame personale con chi li ascolta.
- Funzione sociale: La posteggia ha un’importante funzione sociale e culturale a Napoli.
- È una forma di intrattenimento accessibile a tutti.
- Che porta la musica nelle strade e nei luoghi pubblici, rendendo la cultura musicale napoletana parte integrante della vita quotidiana della città.
- La posteggia napoletana incarna questa funzione nel tessuto sociale cittadino.
Storia e Origini Posteggia Napoletana
La posteggia nasce nel XIX secolo come evoluzione delle tradizioni musicali dei cantori e dei suonatori ambulanti, che già allora giravano per le vie di Napoli offrendo la loro arte.
Nel corso degli anni, questa pratica si è consolidata, diventando un’icona della cultura napoletana e uno dei simboli della vivacità musicale della città.
Oggi, anche se meno diffusa rispetto al passato, la posteggia è ancora viva e presente nelle aree più turistiche e nei ristoranti di Napoli.
Soprattutto durante feste e celebrazioni. La magia della musica si ritrova ancora nelle note della posteggia napoletana.
La posteggia rappresenta uno dei tanti modi in cui Napoli celebra la sua ricca tradizione musicale e il suo spirito popolare. Radio SOLELUNA
La posteggia napoletana è una tradizione musicale tipica di Napoli, che risale al XIX secolo e affonda le sue radici nella cultura popolare e nella canzone napoletana classica.
trattorie, piazze o durante feste private per suonare e cantare canzoni tipiche del repertorio napoletano, coinvolgendo direttamente il pubblico.
Si tratta di un’esibizione musicale itinerante, solitamente eseguita da uno o più musicisti (cantante e chitarrista, mandolinista o fisarmonicista) che si spostano di tavolo in tavolo in ristoranti,
Storia e Origini della Posteggia Napoletana
La posteggia nacque probabilmente intorno alla seconda metà dell’Ottocento-
Quando i musicisti napoletani iniziarono a esibirsi in strada e nelle osterie per intrattenere la gente e raccogliere qualche moneta.
Era un modo per diffondere la canzone napoletana, raccontare storie di vita quotidiana e celebrare Napoli con le sue passioni, i suoi amori, i suoi dolori e la sua vivacità.
La parola “posteggia” deriva dal verbo “posteggiare”, che indicava l’atto di fermarsi in un luogo pubblico per suonare e raccogliere offerte.
Caratteristiche della Posteggia
- Repertorio musicale: La posteggia napoletana include brani classici della tradizione partenopea come O’ sole mio, Funiculì Funiculà, Torna a Surriento, Reginella, I’ te vurria vasà, e O’ surdato ‘nnammurato. Il repertorio è spesso vasto e adattabile ai gusti del pubblico, con canzoni che spaziano dalle ballate romantiche a brani più allegri e coinvolgenti.
- Interazione con il pubblico: Uno degli aspetti principali della posteggia è l’interazione diretta con il pubblico. I musicisti si avvicinano ai tavoli, spesso scherzando e improvvisando, rendendo l’esperienza intima e calorosa. È una forma d’arte che richiede empatia e abilità nell’intrattenere le persone, per creare un’atmosfera gioiosa e conviviale.
- Strumenti utilizzati: Gli strumenti principali sono la chitarra e il mandolino, tipici della tradizione napoletana. A volte si utilizzano anche fisarmonica, violino e tammorra (una sorta di tamburo a cornice tipico delle musiche popolari del Sud Italia). Questi strumenti contribuiscono a dare alla musica un tono festoso e melodico.
Evoluzione e Tradizione della Posteggia
Nel corso degli anni, la posteggia napoletana ha subito dei cambiamenti, adattandosi ai gusti e alle esigenze di diversi contesti. Se un tempo era una pratica diffusa soprattutto nelle strade e nelle osterie, oggi è diventata popolare anche in ristoranti, pizzerie e durante eventi e cerimonie. La posteggia continua a essere richiesta per matrimoni, feste private e altre occasioni, mantenendo viva una tradizione che è parte integrante dell’identità napoletana.
La posteggia è più di un semplice intrattenimento; è una forma d’arte che rappresenta l’anima di Napoli, un legame tra passato e presente che celebra la bellezza della cultura napoletana. La sua capacità di coinvolgere le persone, di farle ridere e commuovere, è ciò che rende la posteggia una tradizione ancora molto amata e rispettata.