Margaret Spada, Notizie Ultima Ora, La relazione della ASL di Roma ha evidenziato gravi carenze nella gestione dell’emergenza medica che ha coinvolto Margaret Spada,
la giovane di 22 anni deceduta dopo un intervento di rinoplastica in un centro medico della capitale.
Secondo il rapporto, il personale presente non ha avviato tempestivamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima dell’arrivo del personale del 118,
compromettendo così le possibilità di sopravvivenza della paziente.
Margaret Spada aveva scelto il centro per l’intervento estetico, ma subito dopo la somministrazione dell’anestesia locale ha accusato un malore.
Nonostante la gravità della situazione, il personale sanitario presente non ha eseguito immediatamente le procedure di rianimazione necessarie.
Solo con l’arrivo dei soccorritori del 118 sono state avviate le manovre di RCP, ma purtroppo senza successo.
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Margaret Spada
La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati due persone, padre e figlio, presunti medici e titolari della clinica.
Le indagini hanno rivelato l’assenza di documentazione relativa all’intervento, inclusi il consenso informato e le cartelle cliniche, sollevando dubbi sulla regolarità della struttura e sulla qualificazione del personale.
Questo tragico evento sottolinea l’importanza di una corretta formazione del personale sanitario nelle procedure di emergenza e la necessità di rigorosi controlli sulle strutture mediche per garantire la sicurezza dei pazienti.
Margaret Spada
La relazione dell’ASL riguardante il caso di Margaret Spada, deceduta il 7 novembre 2024 dopo un intervento di rinoplastica, evidenzia che la giovane non è stata prontamente rianimata.
Secondo il documento, l’edema cerebrale e l’esame neurologico di Margaret erano incompatibili con una corretta e tempestiva rianimazione cardiopolmonare prima dell’intervento del 118.
I medici del pronto soccorso hanno riscontrato discrepanze tra i dati riportati in anamnesi e la gravità del quadro clinico.
La tomografia computerizzata ha documentato un grave edema cerebrale, motivo per cui si è deciso di sottoporla a ipotermia terapeutica per controllare l’imponente edema.
Inoltre, la verifica radiodiagnostica ha evidenziato una polmonite ab ingestis, con la presenza di materiale alimentare nei bronchi, rimossa in terapia intensiva tramite broncoscopia.
La relazione solleva dubbi sulla tempestività e sull’adeguatezza delle manovre di rianimazione effettuate prima dell’arrivo dei soccorsi del 118, indicando possibili lacune nel percorso clinico-assistenziale di Margaret Spada.