Iva Zanicchi: «Quella volta che i tedeschi ci hanno messo spalle al

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Iva Zanicchi: «Quella volta che i tedeschi ci hanno messo spalle al muro a Vaglie»

Ospite di Verissimo, il programma condotto da Silvia Toffanin, Iva Zanicchi ha condiviso un racconto toccante della sua infanzia, riportando alla memoria un drammatico episodio vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale.

La cantante reggiana, originaria di Ligonchio, ha rievocato quei momenti con grande emozione, raccontando come la sua famiglia e gli abitanti del paese siano stati costretti a fronteggiare la brutalità delle forze naziste.

Iva Zanicchi: «Quella volta che i tedeschi ci hanno messo spalle al muro a Vaglie»

Ospite di Verissimo, il programma condotto da Silvia Toffanin, Iva Zanicchi ha condiviso un racconto toccante della sua infanzia, riportando alla memoria un drammatico episodio vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il dramma a Vaglie Iva Zanicchi

Iva Zanicchi ha ricordato il giorno in cui i tedeschi irruppero nel piccolo borgo di Vaglie, frazione di Ligonchio, e misero gli abitanti Iva Zanicchi

“spalle al muro.” “Avevo cinque anni,” ha raccontato la cantante, “e con la mia famiglia ci nascondevamo dai tedeschi, ma quella volta non riuscimmo a sfuggirgli.

Ci portarono fuori e ci allinearono contro un muro. Ricordo ancora gli sguardi di terrore degli adulti attorno a me.”

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L’episodio risale al 1944, quando i nazisti, in piena ritirata, rastrellavano villaggi e commettevano violenze per punire o intimidire la popolazione civile, spesso accusata di collaborare con i partigiani.

“Eravamo convinti che ci avrebbero fucilati,” ha aggiunto Zanicchi, con la voce tremante. “Ma per qualche miracolo, all’ultimo momento, decisero di andarsene.” Iva Zanicchi


L’infanzia segnata dalla guerra Iva Zanicchi

La cantante ha sottolineato come quegli anni abbiano lasciato un segno indelebile nella sua memoria e nel suo modo di vedere la vita.

“La guerra ti toglie l’infanzia, ti costringe a crescere in fretta,” ha spiegato. Nonostante il trauma,

Zanicchi ha raccontato anche la resilienza della sua famiglia e la capacità degli abitanti di Ligonchio di ricostruire, pezzo dopo pezzo, le loro vite. Iva Zanicchi

“Mia madre e mio padre erano persone straordinarie,” ha detto.

“Nonostante tutto, ci hanno insegnato il valore della speranza e dell’amore per la vita. Quelle lezioni mi hanno accompagnato in tutto il mio percorso.”


Un messaggio per le nuove generazioni Iva Zanicchi

Alla fine del suo racconto, Iva Zanicchi ha rivolto un pensiero ai giovani, sottolineando l’importanza di ricordare la storia.

“Quello che ho vissuto mi ha insegnato che la libertà è il bene più prezioso,” ha dichiarato. “Dobbiamo difenderla e onorare la memoria di chi ha lottato per darcela.”

Con questa testimonianza, Zanicchi non solo ha condiviso un momento personale e doloroso,

ma ha anche ribadito l’importanza di non dimenticare gli orrori del passato, perché solo attraverso la memoria si può costruire un futuro migliore.

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